La canapa

La canapa è un materiale dalle innumerevoli applicazioni perché molto versatile e sostenibile: dalla medicina all’alimentazione, dall’industria tessile a quella cartiera. Si tratta di una coltivazione sostenibile poiché ha una crescita rapida ed abbondante; essendo una pianta infestante, per crescere non necessita di irrigazione, erbicidi e pesticidi, né di antiparassitari e non avendo proteine al suo interno non è attaccata da roditori o altri insetti.

La canapa ha anche un’azione fertilizzante e fitodepuratrice. Infatti, è capace di bonificare e risanare le aree inquinate dalle industrie chimiche.

La coltivazione della canapa è in forte espansione sia in Europa che in Italia (circa 3.000 ettari, da fonte Federcanapa): la Puglia è la regione che ne produce di più, seguita da Piemonte, Veneto e Basilicata.

La canapa che meglio si presta all’uso in edilizia è la canapa sativa, che è una pianta con le seguenti caratteristiche:

  • non contiene THC, quindi la sua coltivazione è pienamente legale;
  • viene coltivata senza l’uso di pesticidi;
  • ha un consumo idrico molto basso;
  • è una pianta resistente che si adatta a diversi microclimi;
  • è veloce nella crescita e permette la piantumazione anche più volte l’anno;
  • ha un’elevata resa in termini di massa vegetale;
  • pulisce e ri-mineralizza il terreno, preparandolo ad altre colture;
  • assorbe CO2 dall’atmosfera in quantità così elevate da compensare le emissioni prodotte dagli altri componenti presenti nel conglomerato (calce) e portare il bilancio delle emissioni in negativo (carbon-negative).

Le analisi biologiche della canapa sativa evidenziano che il canapulo (o legno di canapa) ricavato dallo stelo della pianta essiccata, avendo una struttura molecolare ad alveare, è perfettamente traspirante, ha un elevato potere termico, è elastico ma allo stesso tempo durevole, grazie al contenuto di silice nella fibra.

Queste caratteristiche intrinseche della fibra permettono ai prodotti in canapa di essere:

  • ottimi isolanti termici ed acustici
  • traspirabili e quindi deumidificanti ed antimuffa
  • antisettici e anti-roditori
  • elastici e ideali per la costruzione in zone sismiche.

Il legno di canapa rappresenta dunque il corpo inerte del conglomerato al quale è stata abbinata, come legante, la calce idraulica che con le sue specifiche caratteristiche organolettiche, sposate a quelle del canapulo, danno vita ad un materiale in grado di amalgamarsi perfettamente ed amplificare ogni elemento caratterizzante riportandolo nel prodotto edilizio. La calce funge, dunque, da legante e da indurente, rende il prodotto antisettico e non aggredibile da roditori ed insetti, ignifugo e resistente. Il processo di mineralizzazione che avviene aggiungendo acqua al composito di canapa e calce renderà, ad essiccazione completata, il prodotto estremamente duro (simil pietra) ma al contempo leggero ed elastico grazie alla fibra vegetale incorporata.

In sintesi, è un materiale ecosostenibile, biocompatibile, riciclabile, rinnovabile, compostabile da cui si ottengono fiocchi, feltri, materassini, pannellature, mattoni, vernici, smalti, colle, biocompositi e tessuti per il rinforzo strutturale, utilizzabili in edilizia. Ha caratteristiche quali leggerezza, traspirabilità, resistenza a muffe ed insetti, resistenza al fuoco, alto potere isolante (sia termico che acustico), igroscopicità (è un regolatore di umidità, cioè la accumula quando è in eccesso e la rilascia quando l’aria è troppo secca).

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